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Al Teatro Ghione di Roma Walk/Wonderboys

Critica Spettacoli
Luogo
Teatro Ghione
Roma (RM)
Quando
Dal 04/11/2023 al 05/11/2023
Genere
Danza programma misto
Monica Ratti



Sabato 4 e domenica 5  novembre   al Teatro Ghione di Roma, è andata in scena la compagnia Roma City Ballet diretta da Luciano Cannito. 

Un doppio programma a firma Milena Zullo e Fabrizio Prolli.

Un esperimento audace, che ha proposto due cifre coreografiche molto diverse per una stessa compagnia. Undici straordinari danzatori hanno dimostrato preparazione tecnica e maturità artistica nell’affrontare due modi di danzare quasi in antitesi tra loro.

La prima parte è stata elaborata da Milena Zullo, una delle coreografe italiane più stimate e accreditate. “Walk”, una pennellata di raffinatezza, buongusto. Una scena asciutta, dove la fisicità degli interpreti, vestiti dalla costumista Silvia Califano, appariva come una pennellata di colori, che si intrecciano su un fondale lunare, quasi come a dipingere un paesaggio che riporta alla mente i quadri di Monet. Non a caso Walk, voleva essere un cammino di piedi sulla terra, semi che germogliano, che si tingono di speranza e scolorano. Tutto si perde e si ritrova. Un luogo dove fioriscono e finiscono i sentimenti.

L’impianto coreografico sembra assumere un significato antropologico.  In questo lavoro, la mimesi, intesa quale capacità creativa umana, sottende a un contenuto che travalica l’intenzionalità del semplice gesto, creando, non solo iconiche immagini, ma rifacendosi a una poetica ancestrale e, al tempo stesso, innovativa. I corpi si muovono e rispondono a gestualità che vanno contestualizzate in una conformazione storico-culturale. Tante finestre, immagini , in cui i danzatori ci trasportano in un tempo e uno spazio sospeso , infinito, dilatato, ma anche circoscritto, protetto. I corpi si allungano, si intrecciano ora in coppia, talvolta solitari, sino a sfociare in un rituale incalzante dove l’unisono del gesto è esso stesso ritmo. Il linguaggio coreografico della Zullo, sempre innovativo e accattivante,  si basa su una solida preparazione tecnica dei danzatori, pulizia delle linee, cura dell’insieme.

Walk, un viaggio con i piedi sulla terra e la testa tra le nuvole, che ha saputo catturare l’attenzione e il gradimento del pubblico.

La seconda parte è stata affidata al coreografo Fabrizio Prolli.

Quando la Danza assume il profilo di un concerto rock, con tifo da stadio e lucette dei cellulari accese.
Una compagnia, tutta al maschile. Otto  uomini dalle fisicità totalmente differenti e con provenienze diametralmente opposte.  Chi con una formazione prevalentemente classica, chi urban, chi contemporanea.

Un’esplosione di energia e adrenalina allo stato puro.

Una cifra coreografica da video clip, che, probabilmente, farà storcere il naso ai più accreditati e patinati critici di danza. Il pubblico però non può fare a meno di cantare, sulle note di una colonna sonora volutamente pop, facendosi travolgere dalle incalzanti e suggestive coreografie.

La mia generazione era affascinata da Fame. Chi non ricorda Leroy Johnson, le sue pirouette, i suoi salti?  o la favolosa maestra Debbie Allen con le sue coreografie piene di energia?

Erano gli anni in cui in televisione la danza jazz spopolava e noi eravamo innamorati e incollati davanti agli show del sabato sera.

Lo spettacolo, nonostante la sua freschezza e dirompenza, tocca temi importanti, sfida i confini del genere, dimostrando, in particolar  modo che  la danza è libertà e con la sua arte può travalicare gli stereotipi. Abbiamo il diritto di amare chi vogliamo; ridere , piangere, abbandonarci a momenti di debolezza, essere adulti , ma sognare di essere ancora bambini.

Colei che portava la danza nelle case degli italiani, negli anni 80 sino al 2000,  con la sua Maratona d’Estate, Vittoria Ottolenghi, non a caso, molti anni fa,  notò questo giovanissimo ragazzo, perché lei e solo lei aveva la capacità di guardare alla danza tutta, senza inutili preconcetti o etichette.

Fabrizio Prolli è decisamente, in versione maschile, la Debbie Allen degli anni 2020.  La sua danza è avanguardia di dinamicità; un linguaggio che cattura grandi e piccini;  avvicina e appassiona il pubblico. Non a caso Luciano Cannito lo ha nominato coreografo associato per le coreografie del prossimo musica, prodotto dalla Fabrizio Di Fiore Entertainment: Fame che andrà in scena il prossimo Gennaio.

Milena Zullo - Fabrizio Prolli: un improbabile connubio?

No, una geniale intuizione per la Roma City Ballet che ha offerto due proposte molto diverse, ma di grande qualità, accolte dal pubblico con entusiasmo e calorosi applausi a scena aperta, per entrambi gli autori.

WALK

Coreografia : Milena Zullo

Costumi: Silvia Califano

Interpreti:  Igor Di Pietra ,Daniele Doria , Martina Giuliani, Lucrezia Iovanella, Martina Lainà, Simone Mancini, Daniele Pellegrino, Riccardo Procacci, Tommaso Ruggeri.

 

WONDERBOYS

Coreografia: Fabrizio Prolli

Assistente alla coreografia: Andrea Scazzi – Cassandra De Angelis

Interpreti: Matteo Becherini, Igor Di Pietra ,Daniele Doria , Simone Mancini, Daniele Pellegrino, Alessio Polimene, Riccardo Procacci, Mattia Ruggeri.


 

 

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