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Lo Schiaccianoci

> UNA FAVOLA IN CUI REALTÀ E FANTASIA SI FONDONO E SI CONFONDONO

Critica Spettacoli
Luogo
Teatro alla Scala
Milano (MI)
Quando
non specificata
Compagnia
Corpo di Ballo Teatro alla Scala
Genere
Danza Classica
Maurizio Tamellini



La collaborazione di Marius Petipa e il compositore Tchaikowskij divenne più salda dopo il successo di un altro grande balletto ottocentesco di cui avevano già prodotto insieme, La Bella Addormentata.

Lo Schiaccianoci è il principale titolo del repertorio classico della celebre triade Ciaikowskijana, (La Bella Addormentata. Lo Schiaccianoci e il Lago dei Cigni) e questo è il balletto natalizio per eccellenza, dove si può sognare, dove il limite affascina e dove si può entrare liberamente in questo magico mondo di fantasia e realtà.

Piotr, che conosceva già l'esistenza di questo libretto di E.T. Hoffmann, non ne era molto entusiasta perché trovava la storia non ben definita e difficile da realizzare teatralmente. Marius riuscì nel suo intento a dissuaderlo dalla sua idea, rimaneggiò il libretto e riuscì a mettere in scena il balletto al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo nel 1892 dopo molte difficoltà, come la malattia di Petipa che venne affiancato negli ultimi mesi da Lev Ivanov, il primo importante coreografo russo.

La partitura dello Schiaccianoci è una delle più belle e raffinate che siano mai state composte per il balletto, dove Tchaijkowskij inserisce nuovi suoni e nuovi strumenti come la Celeste, per la variazione della Fata Confetto.

Questo titolo ottocentesco è stato portato in scena nel dicembre 2018 per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano e proposto come titolo per l'apertura della Stagione di Balletto 2018/'19 con la coreografia del 1954 del coreografo georgiano George Balanchine, in cui è stata presentata con grande clamore e grandi aspettative dagli amanti della danza un po’ sorpresi, non ritrovandosi affatto nei passi e nel linguaggio Balanchiniano.

Il coreografo si è attenuto alla coreografia originale del Teatro Marijnskij, avendo lui stesso danzato in diversi ruoli nel balletto originale di Petipa-Ivanov,ma nel 1964 egli stesso lo rivisitò con nuove scene e costumi.

Nella bellissima cornice settecentesca della Scala, il balletto non ne ha risentito molto e i due atti sono trascorsi abbastanza velocemente, ma il primo atto, di quasi un'ora dove non succedeva granché, si notava davvero la coreografia datata e i semplici passi, non è bastato nemmeno il grande albero natalizio in scena per fare Natale e la magia non si percepiva affatto, il corpo di ballo marginale, ma le quasi 60 allieve/i della Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala (dal 1°al 5° corso) erano attente e ben distribuite, dando prova di grande professionalità artistica.

Nel secondo atto il divertissement è raffinato e a tratti divertente come il Bastoncino di zucchero di Valerio Lunadeila Pastorella di marzapane di Gaia Andreanò e di altri bellissimi ruoli non riconoscibili e fantasiosi.

I coloratissimi costumi e le scene stilizzate e un po’ cupe di Margherita Palli, non hanno dato quel risultato e quel tono fiabesco che si addice alle favole, anche se la scena della grande pasticceria, dove tuti i dolciumi si animano e danzano in una grande festa natalizia per grandi e piccini è forse la più riuscita.

Lo Schiaccianoci quest'anno è stato senza dubbio il balletto più rappresentato, dai più importanti Teatri d'Opera italiani, alle numerose Compagnie private, dalla televisione, dal cinema e dalle scuole ed Accademie sparse sul territorio nazionale, ultima delle quali l'Accademia Ucraina di Balletto di Milano che presenterà questo titolo al Teatro degli Arcimboldi di Milano nella seconda metà di gennaio.

il pubblico meneghino ha salutato calorosamente con generosi applausi gli interpreti principali della serata, dalla bellissima Fata Confetto di Caterina Bianchi, forte di tecnica e di grande padronanza scenica che si è abbandonata tra le braccia del Cavaliere, atletico e prestante di Mattia Semperbonigià visto ed applaudito nel ruolo di Alì ne, "Il Corsaro" alla Scala nella scorsa stagione.

Bene la prova del corpo di ballo, dei solisti scaligeri e dell'orchestra del Teatro alla Scala che ha eseguito molto bene la partitura di questo magico balletto sotto la Direzione del M.° Michail Jurowski.

Pubblico entusiasta, teatro al completo già dalle prime ore del mattino, anche per i 140 biglietti mesi a disposizione prima della recita serale e preso d'assalto il grande albero natalizio situato nella hall del Teatro per una foto ricordo della serata da una miriade di persone.

 

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