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di Monica Ratti
Due Sardi e una Siciliana s’incontrano e da un Disordine creano un ordine di affinità artistico creativo dettato anche dall’amicizia trentennale tra il coreografo Giancarlo Solinas e la visual artist Antonella Muresu; ciò che invece lega Solinas a Simona La Causa è una stima professionale che ha portato i due coreografi ad apprezzarsi prima sul piano professionale per poi giungere inevitabilmente ad un rapporto amicale.
Come tutti i Sardi, anche Solinas e la Mures sono decisamente campanilisti, nell’accezione più nobile del termine, per cui il loro progetto nasce dalla volontà di esaltare i colori, le sonorità e le tradizioni della loro isola, utilizzando un linguaggio contemporaneo che spazia dall’hip hop alla danza contemporanea facendo agire i danzatori dentro un’istallazione artistica, ed è proprio questa l’idea innovativa del progetto. La stanza ideata da Antonella Muresu non è una scenografia, come a chi vedrà lo spettacolo potrà appurare, ma una vera opera d’arte: una stanza rivestita di tessuti che accoglie, protegge, difende, in cui oggetti anch’essi rivestiti di tessuti racchiudono gli stati d’animo umani, le debolezze, la forza di corpi in continuo divenire, gli oggetti, la stanza sono come il ventre di una madre, una corazza accogliente che ne anima il contenuto. L’idea dei coreografi è quella di dare anima anche agli oggetti, che apparentemente immobili, inanimati, attraverso l’arte, in qualsiasi forma essa si esprima, danza, pittura , musica divengono essi stessi vitali.
5 i danzatori in scena Arianna Caso, Camilla Bonnannini,, David De Filippis, Francesca Leonardi, Laura Melinelli.
Ordine e Disordine è un progetto sostenuto da DanzaSì. Da anni conosciamo Giancarlo Solinas che si è sempre imposto alla nostra attenzione per aver utilizzato il linguaggio hip hop in modo inusuale e accattivante, trovando un suo personalissimo linguaggio e contaminando senza però snaturare troppo la freschezza e la dinamica della tecnica hip hop. Simona La Causa, pur di formazione accademica e con una cifra coreografica contemporanea, da anni segue il movimento hip hop, conoscitrice profonda della sua storia e osservatrice attenta, è sicuramente una delle coreografe più intelligenti e attente per contaminare il lavoro utilizzando i ragazzi formati solo con la tecnica della danza urbana apportando al progetto un valore aggiunto.
Abbiamo avuto il piacere di assistere in sala prove ad un filato prima della prima che vedremo sabato 29 ottobre, alle ore 21, al Teatro Greco a Via Ruggero Leoncavallo a Roma, in occasione della rassegna di danza Che Danza Vuoi.
E’ uno spettacolo profondo, non banale, dove la Sardegna si respira nei colori, nell’energia dei danzatori, nei dettagli di ricordi ancestrali, in cui l’orgoglio di essere Sardo e Siciliano ti penetra nelle ossa, un progetto dove non solo l’interazione tra le arti ha un suo valore specifico, ma non è un caso che due isolani di due diverse regioni si siano ritrovati per condividere un’esperienza artistica. Da non Perdere.
Ordine e Disordine
Luogo
Teatro Greco
Via Ruggero Leoncavallo, 10
Roma (RM)
Via Ruggero Leoncavallo, 10
Roma (RM)
Quando
29/10/2016
Compagnia
Giancarlo Solinas e Simona La Causa
Genere
Varie
Monica Ratti
Ordine e Disordine
Sabato 29 ottobre - ore 21
TEATRO GRECO
Via Ruggero Leoncavallo, 10 -ROMA
Sabato 29 ottobre - ore 21
TEATRO GRECO
Via Ruggero Leoncavallo, 10 -ROMA
di Monica Ratti
Due Sardi e una Siciliana s’incontrano e da un Disordine creano un ordine di affinità artistico creativo dettato anche dall’amicizia trentennale tra il coreografo Giancarlo Solinas e la visual artist Antonella Muresu; ciò che invece lega Solinas a Simona La Causa è una stima professionale che ha portato i due coreografi ad apprezzarsi prima sul piano professionale per poi giungere inevitabilmente ad un rapporto amicale.
Come tutti i Sardi, anche Solinas e la Mures sono decisamente campanilisti, nell’accezione più nobile del termine, per cui il loro progetto nasce dalla volontà di esaltare i colori, le sonorità e le tradizioni della loro isola, utilizzando un linguaggio contemporaneo che spazia dall’hip hop alla danza contemporanea facendo agire i danzatori dentro un’istallazione artistica, ed è proprio questa l’idea innovativa del progetto. La stanza ideata da Antonella Muresu non è una scenografia, come a chi vedrà lo spettacolo potrà appurare, ma una vera opera d’arte: una stanza rivestita di tessuti che accoglie, protegge, difende, in cui oggetti anch’essi rivestiti di tessuti racchiudono gli stati d’animo umani, le debolezze, la forza di corpi in continuo divenire, gli oggetti, la stanza sono come il ventre di una madre, una corazza accogliente che ne anima il contenuto. L’idea dei coreografi è quella di dare anima anche agli oggetti, che apparentemente immobili, inanimati, attraverso l’arte, in qualsiasi forma essa si esprima, danza, pittura , musica divengono essi stessi vitali.
5 i danzatori in scena Arianna Caso, Camilla Bonnannini,, David De Filippis, Francesca Leonardi, Laura Melinelli.
Ordine e Disordine è un progetto sostenuto da DanzaSì. Da anni conosciamo Giancarlo Solinas che si è sempre imposto alla nostra attenzione per aver utilizzato il linguaggio hip hop in modo inusuale e accattivante, trovando un suo personalissimo linguaggio e contaminando senza però snaturare troppo la freschezza e la dinamica della tecnica hip hop. Simona La Causa, pur di formazione accademica e con una cifra coreografica contemporanea, da anni segue il movimento hip hop, conoscitrice profonda della sua storia e osservatrice attenta, è sicuramente una delle coreografe più intelligenti e attente per contaminare il lavoro utilizzando i ragazzi formati solo con la tecnica della danza urbana apportando al progetto un valore aggiunto.
Abbiamo avuto il piacere di assistere in sala prove ad un filato prima della prima che vedremo sabato 29 ottobre, alle ore 21, al Teatro Greco a Via Ruggero Leoncavallo a Roma, in occasione della rassegna di danza Che Danza Vuoi.
E’ uno spettacolo profondo, non banale, dove la Sardegna si respira nei colori, nell’energia dei danzatori, nei dettagli di ricordi ancestrali, in cui l’orgoglio di essere Sardo e Siciliano ti penetra nelle ossa, un progetto dove non solo l’interazione tra le arti ha un suo valore specifico, ma non è un caso che due isolani di due diverse regioni si siano ritrovati per condividere un’esperienza artistica. Da non Perdere.
