Login   |   Registrati
Indietro

Andrea Scazzi e il suo vivere a colori

L'intervista
Quando
30/05/2022
Genere
L'intervista
Inizia la sua strada nella danza all’età di dieci anni e dopo aver lasciato la Puglia per iniziare il suo cammino da professionista, i suoi insegnanti saranno i più grandi nomi della danza moderna e non solo tra cui Steve La Chance, Michele Oliva, Silvia Humaila e tanti altri. Lo abbiamo visto danzare in molte importanti produzioni teatrali, tra cui Zain, Il principe della gioventù, 1989, Les amants de la bastille fino a Romeo & Giulietta – ama e cambia il mondo con la regia di Giuliano Peparini e le coreografie di Veronica Peparini. Ballerino professionista per la trasmissione televisiva “Amici”, Andrea Scazzi oggi oltre ad insegnare in stage di modern nelle scuole italiane tra le più accreditate è tra i collaboratori come assistente coreografo di Veronica Peparini per i video musicali e per i tour di Elisa e Alessandra Amoroso, riuscendo sempre a regalare un messaggio di positività e di colore nel magico mondo della danza moderna.
 
Quando Andrea ha incontrato la danza?
Penso che Andrea abbia incontrato la danza da bambino. Scherzi a parte l’ho incontrata davvero da subito. Da piccolo andavo a vedere i saggi di una mia cugina e ricordo che non ne perdevo uno. Ero innamorato di quei balletti, di quell’odore, di quelle luci e quando tornavo a casa inventavo qualche passo e mi immaginavo lì, praticamente un autodidatta perché guardavo i video e copiavo. Era il mio rifugio… ho un ricordo bellissimo di quei momenti.
Ci racconti quando hai lasciato la Puglia?
Ho lasciato la Puglia a 18 anni, praticamente subito dopo il diploma. Per caso ero a Roma e c’era un’audizione per un progetto coreografico. Ci sono andato ma mai avrei pensato che un sogno diventasse così reale. Avevo già fatto tutto per iscrivermi all’Università, però dopo la chiamata ho preso le valigie e sono andato via. Ricordo ancora la prima volta che ho preso la metro per andare a lezione: ho avuto un senso di vuoto indescrivibile, mi sono fatto forza da solo, sapevo che era solo l’inizio ma ero carico di forza.
 
Cosa o chi ti ha spinto verso gli studi più moderni?
Ho studiato sempre classico perché era quello il mio sogno nel cassetto, ma ad un certo punto mi sono reso conto che forse quella strada non era così giusta per me. Studiavo nella mia scuola anche danza jazz e mi piaceva moltissimo. Voglio ringraziare i miei genitori perché nei momenti di difficoltà mi sono stati sempre vicino e amavano l’dea che io danzassi.
 
Invece di tutto il tuo percorso classico chi ricordi di più e perché?
Del mio percorso classico ho tantissimi ricordi. Il piacere delle lezioni che a volte però, per la difficoltà, ho odiato.  Ricordo il giorno del mio compleanno, era il 1998: feci il provino alla Scala, ero agitatissimo, tremavo, ma ero felice di essere lì. Un altro ricordo va ad una delle mie maestre, Enza, che negli ultimi anni facevo disperare. Sì lo confesso ero tremendo.
 
Il tuo incontro con Veroni Peparini. Raccontaci. 
Il mio incontro con Veronica è avvenuto nel 2004. Ricordo tutto, come se fosse ieri, da quel giorno il destino, la vita, non lo so, non ci ha fatto più dividere. Devo dire grazie a lei per tutto quello che ho fatto. Mi ha fatto crescere come persona e come artista. Continuerò sempre a dirle grazie.
 
Il tuo lavoro realizzato nei video clip musicali. Cosa ti permette artisticamente?
Ultimamente sono spessi in video musicali di grandi artisti, ma in ruoli diversi. Il ruolo di assistente, sono sincero, mi soddisfa moltissimo. Spiego il perché: io sono un appassionato di oroscopo e sono della Vergine, quindi pignolo e preciso, tutto deve essere fatto nel modo migliore e amo tutti gli artisti che si affidano a me e ascoltano tutto quello che dico
 
Ad oggi ti senti legato artisticamente a chi e perché? 
Carissimo Massimo oggi mi sento legato ad ANDREA, perché spesso nella vita, vuoi per insicurezza, ansia, o paura, ho sempre cercato di stare in disparte e non valorizzarmi. Oggi sono contento di chi è Andrea con tutti i suoi difetti e i suoi pregi. 
 
Ballare tra i professionisti di “Amici” oggi viene sicuramente considerato un traguardo. A te cosa ha cambiato?  
Per quanto riguarda “Amici” sono stato nel programma alcune volte, e ogni volta ho preso la fortissima energia che il pubblico ti regala e tutto il calore dei ragazzi che partecipano alla gara. È come essere in una macchina da guerra quando sei lì dentro ed è molto difficile descriverlo a parole.
 
Il blocco artistico durante la pandemia cosa è stato per te?
Hai perfettamente ragione, è stato un vero blocco artistico. Inizialmente una vera e propria tragedia, non che dopo non lo fosse, però all’inizio non si sapeva che fine avremmo fatto tutti. Io sinceramente sono sempre super positivo e non mi sono perso d’animo ma le difficoltà sono state molte e non da poco ma prima o poi ne usciremo, c’è sempre una fine.  Non posso però negare che in Italia noi artisti non siamo molto considerati, insieme a tutte le persone che lavorano dietro il palcoscenico. Per quanto riguarda l’Arte in Italia è per me il TOP e ti prego passami il termine.
 
Mettiamo da parte la pandemia. Spesso ti vediamo in stage in diverse città. Cosa regali ai tuoi studenti?
Quello che regalo ai ragazzi durante la mia lezione è solo   Andrea con la sua energia, il suo modo di essere e di danzare. Sono un insegnante severo, esigo molto ma amo scherzare durante la lezione. Mi diverto molto con i ragazzi, cerco sempre di creare un feeling tra noi, soprattutto dopo questo lungo periodo di chiusure. I ragazzi hanno bisogno di divertirsi, di stare bene e di sfogare tutte le loro emozioni. È fondamentale per danzare al meglio.
 
Siamo all’inizio del nuovo anno. Il sogno artistico di Andrea Scazzi?
Il sogno artistico deve rimanere segreto perché se no non si realizza!!! Ti posso solo dire che sogno sempre in grande e spero di riuscirci!!! Metto sempre tanto impegno in tutto e ti prometto che ti terrò aggiornato.
Massimo Zannola