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Isadora Duncan e la sua danza libera

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Quando
26/05/2020
Genere
Accadde oggi
 Il 26 maggio 1878 nasceva a San Francisco, in California, Isadora Duncan, la gloriosa eroina della danza libera, precorritrice della modern dance americana.

Trascorsa un’infanzia ascoltando musica (la madre era una pianista) Isadora è iscritta adolescente in una scuola accademica che seguiva però mal volentieri ritenendola poco adatta al suo temperamento. Decide così di coltivare da autodidatta un linguaggio più libero e personale del corpo basato su dinamiche naturali dell’espressione corporea.

Comincia a lavorare per proprio conto a New York con i suoi primi recitals di danza. Si trasferisce nel 1898 a Londra, dove comincia la sua avventurosa vita artistica che la porterà ad esibirsi in molte capitali europee. A Parigi lavorerà qualche anno più tardi con Loie Fuller e sedotta dalle famose danze floreali decide di seguirla nella tournée in Germania. Si reca poi in Ungheria e in Grecia, dove acquista un terreno per costruirvi un “ tempio” della danza dove dedicherà gran parte del suo tempo e delle sue energie.

Il 26 maggio 1878 nasceva a San Francisco, in California, Isadora Duncan, la gloriosa eroina della danza libera, precorritrice della modern dance americana.Isadora Duncan fu influenzata profondamente dalla dottrina di Delsarte dal quale non prese insegnamento diretto, ma ne subì le influenze. Probabilmente attraverso Genevieve Stebbins una delle più autorevoli rappresentanti del delsartismo in America la quale aveva elaborato sulla base del sistema delsartiano un personale linguaggio espressivo definito statue posing. La Stebbins, ispirandosi ai modelli statuari classici, danzava in scena scalza e abbigliata con una tunica alla greca, proprio come farà appunto Isadora Duncan più tardi.

Il sogno di Duncan era ricondurre la danza alla dignità che rivestiva nel teatro greco dove l’attore si esibiva nella sacralità del coro tragico danzando e cantando.

Affidava così alla danza il compito di esprimere le emozioni profonde suscitate nell’animo dalla poesia, dalla musica, dall’arte in generale ma soprattutto dalla natura. Il suo lavoro tendeva alla riscoperta nel corpo umano di un potenziale energetico oramai inespresso e alla riscoperta di una bellezza originaria ormai offuscata dal materialismo del tempo. A tal fine corpo che del danzatore doveva essere un corpo spoglio, nel senso letterario e metaforico del termine. Spoglio di tutte le false abitudini indotte dalla società borghese e dal materialismo che ne occultava la bellezza naturale. Intraprendendo così un percorso di unificazione dell’anima con il corpo: il linguaggio naturale dell’anima diventa il movimento del corpo. Isadora Duncan ha condotto una ricerca sistematica sul patrimonio dell’antichità classica studiando bassorilievi, sculture, visita musei riscoprendo una bellezza organica e cioè che si rifà alle leggi della natura. Ha indagando sui fenomeni naturali quali il movimento delle onde del mare, del vento, degli uccelli in volo e degli animali in assoluta libertà. Il 26 maggio 1878 nasceva a San Francisco, in California, Isadora Duncan, la gloriosa eroina della danza libera, precorritrice della modern dance americana.Un movimento naturale quindi e non artificiale come la danza accademica imponeva. Abbigliata come una dea greca, a piedi nudi con una scenografia spesso dotata di un semplice fondale azzurro, portava in scena una danza basata sul linguaggio del gesto dove il movimento trova fonte d'ispirazione nelle emozioni. Come Delsarte, essa rivalutava la funzione del torso, sede del cuore e del respiro: il plesso solare, sorgente del movimento offrendo preziose indicazioni ad altri pionieri della danza moderna che ne fecero più tardi la base di nuove tecniche. Essa non ha lasciato scritti teorici né ha elaborato un metodo di apprendimento. Ha trasmesso invece la sua danza attraverso le numerose scuole da lei fondate in Europa e in Russia con l’intento di educare le allieve, les isadorables, al culto dell’arte e della bellezza, della libertà e dell’armonia. Isadora si affidava soprattutto alle dimostrazioni personali, nonostante il suo entusiasmo non é portata all’insegnamento, la sua stessa concezione della danza rifuggiva da regole fisse e dall’applicazione di un metodo tecnico necessario invece nella trasmissione di una disciplina. I suoi impegni poi la portavano a lasciare la direzione delle scuole nelle mani delle sue allieve più brave di cui però solo sei, tra cui l’allieva prediletta da lei adottata Irma Duncan, riuscirono ad emergere negli Stai uniti durante la guerra. Anticonformista nella vita e nell’arte, la sua esistenza è stata un’avventura in cui il successo si è alternato a tragici momenti come la morte dei suoi due figli annegati nella Senna nel 1913. Il suicidio del marito, il poeta russo Esenin, a Leningrado nel 1925 mentre lei era a Parigi.

Anche la sua vita si conclude tragicamente a causa di un assurdo incidente: Isadora muore a Nizza il 14 settembre del 1927 strangolata dalla sua sciarpa impigliatasi nella ruota dell’automobile in corsa su cui si trovava.

Fabiola Pasqualitto