L’anima di Virginia Woolf danza con Alessandra Ferri

di Rossella Locatelli


In scena in questi giorni al Teatro alla Scala Woolf Worksballetto del 2015 del coreografo britannico Wayne McGregor creato per  Alessandra Ferri che, con questa interpretazione,  ha vinto il prestigioso  Olivier Award for Outstanding Achievement in Dance

Il balletto non è una biografia della scrittrice e non narra eventi ma emozioni che nascono dalla scrittura attraverso la messa in scena in tre atti di tre diversi romanzi: I now, I then da Mrs Dalloway, Becomings da Orlandoe Tuesday da Onde e si apre con  la voce di Virginia Woolf, nell’unica registrazione esistente del 1937 per un programma radiofonico della BBC:

«…How can we combine the old words in new orders so they survive, so they create beauty, so that they tell the truth? That is the question.» (Come possiamo combinare le vecchie parole in nuovi ordini così che sopravvivano, così che creino bellezza, così che dicano la verità? Questo è il punto.)

“Nel campo della letteratura esiste un prima e dopo Virginia Woolf”, dice Alessandra Ferri in un’intervista,” così come in quello della danza c’è un prima e dopo Wayne McGregor.  Wayne fa “sballare” un danzatore classico obbligandolo a dimenticare ciò che sa per poi fargli ritrovare lo stesso linguaggio arrivandoci da un’altra parte. Il suo vocabolario non rientra nei canoni e rompe gli equilibri”

Alessandra Ferri ritorna alla Scala, dunque,  nella sua seconda vita artistica ed è ancora magia pura vederla sul palcoscenico. La sua maturità artistica ed interpretativa unita alla tecnica senza sbavature incanta la platea.  Accanto a lei, sul palco, il principal dancerdella compagnia londinese e Premio Positano Lèonide Massine per la danza 2018,  Federico Bonelli  e il corpo di ballo del Teatro alla Scala, assolutamente a proprio agio nel linguaggio coreografico di McGregor. Bravissimi.

Musiche di Max Richter, scene di Cigue, We Not I e lo stesso McGregor, costumi di Moritz Junge, luci di Lucy Carter.  Il suggestivo filmato del terzo atto è di Ravi Deepres

 

In scena al Teatro alla Scala dal 7 al 20 Aprile


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