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Ritratto d'artista / Jacopo Godani di Angela Testa

L'intervista
Quando
23/06/2022
Genere
L'intervista
 A volte ritornano… le eccellenze italiane diventate straniere in patria. Per quanto l’arte non abbia confini né passaporti, vive però di corpi fatti di carne e sangue, non solo di anima, e necessita di concretezza perché un’idea creativa diventi realtà tangibile. L’Arte, soprattutto quella coreutica, deve andare a cercar fortuna all’estero se vuole inerpicarsi sulle vette solitarie del successo. Lo spazio in Italia si è fatto decisamente ristretto, a tal punto che anche stendere un tappeto rosso per accoglierli e farli restare diventa quasi impossibile.

L’occasione di poter ammirare l’opera di Jacopo Godani, alla guida della Dresden Frankfurt Dance Company dal 2015, seppur centellinata in piccoli assaggi è, quindi, particolarmente ghiotta. Valentina Marini, la poliedrica produttrice e direttrice artistica di varie realtà coreutiche italiane non si è fatta scappare l’occasione e lo ha voluto nel suo raffinato Festival Fuori Programma, la cui VII edizione va in scena dal 4 giugno all’8 luglio in maniera diffusa tra il Teatro India, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Parco Tor Tre Teste Alessandrino e la Piazza del Quarticciolo con un ricco programma di indagine sull’arte coreutica contemporanea e sperimentale fatto di spettacoli, incontri, laboratori, residenze creative e progetti speciali.

La direzione artistica della Dresden Frankfurt Dance Company per Godani è stata una prova complessa e faticosa ma vinta con grande successo. Questo suo lungo impegno sta per giungere al termine il prossimo anno e Godani si sta già proiettando verso le sue prossime sfide. Jacopo, che ha un carattere sibillino, spigoloso ma anche generoso e sorprendentemente entusiasta, punta sempre al massimo, in qualunque scelta di percorso, che sia una coreografia da realizzare, una posizione da raggiungere o più semplicemente un ristorante da prenotare, e dopo aver realizzato quello che era una sua ambizione, quello di creare un suo linguaggio ed una sua compagnia ad altissimo livello, ha deciso di proseguire il suo viaggio alla ricerca di stimoli nuovi.

Ritratto d’Artista lo spettacolo che Godani presenta al Festival Fuori Programma è un unicum molto speciale: per la prima volta l’artista si presenta al pubblico italiano nella sua essenzialità. Brani tratti dai suoi ultimi successi vengono presentati spogliati da tutti quegli artifici scenici, costumi, luci, scenografia, che pure hanno una validità sostanziale nella sua opera, anche e soprattutto in quanto parte integrante della sua visione creativa, in modo da evidenziare, come una prova del fuoco, la ricerca filosofica e coreografica da cui scaturiscono. Una ricerca che, partita dal tentativo di arrivare all’essenza del movimento per coglierne il segno originario o il senso profondo, scevra da racconti o linguistiche narrative, si è trasformata via via da immagini definite e aspre in illustrazioni pittoriche fino ad arrivare ad una poetica immaginifica e ariosa che si esprime in spettacoli, installazioni, opere filmiche.

Dalla perfezione del movimento la sua ricerca si è poi volta verso una realtà corporea aumentata per incentrarsi oggi sull’ampliamento del potenziale dei suoi performer attraverso un percorso concettualmente stratificato. Un lavoro in cui le capacità espressive dell’essere umano in tutta la sua complessità sono sempre al centro dell’attenzione e si migliorano sempre più, concretizzando la propria capacità di osservazione e autocritica e spingendosi sempre verso il superamento dei propri limiti.

Il programma presenta estratti dai recenti successi internazionali. Troviamo brani da Premonitions of a larger plans, High Breed e Hollow Bones, oltre alla originale creazione BACH OFF!.

Premonitions of a larger plans si pone uno degli interrogativi principe della ricerca di Godani, ovvero quali possano essere i punti di riferimento necessari ai quali le giovani generazioni possano attingere per il proprio sviluppo artistico. Crea, quindi, uno sguardo sul processo che sottende allo stimolo e all’arricchimento personale partendo da due prospettive, quella della danza e quella della musica.

High Breed, che potrebbe considerarsi l’essenza ideologica di parte del suo lavoro, tenta di dare forma alle idee andando oltre ciò che è immaginabile ed estraendo dal buio quelle potenzialità che emergono al di là della luce.
Se in lavori precedenti la luce era utilizzata per mettere in evidenza il corpo e la precisione del movimento, Godani nei suoi lavori più recenti osa puntando fonti specifiche di luce su parti delimitate dei corpi, o tenendo il movimento coreutico di singoli danzatori al di fuori del focus di luce, come a spingere lo spettatore ad un lavoro personale di ricerca intuitiva più che ad essere un mero testimone.
High Breed è, dunque, una creazione fondamentale il cui uso della luce e dell'oscurità è un mezzo puramente artistico tramite il quale si rivela la quintessenza dell'identità della compagnia enfatizzandone la tecnica magistrale, un vero evento d'autore nel senso più puro del termine.

Hollow Bones così come me lo riassunse Godani all’epoca della creazione “E’ un confronto con una generazione che viene plagiata da un sistema, è un racconto post-cataclismico con personaggi dai costumi assurdi”. La creazione, che attinge ispirazione dalla libertà di movimento nell’aria degli uccelli, diventa un manifesto artistico del tentativo di realizzare questa idea di libertà nei suoi principi coreografici. Ecco, quindi, la fusione di tre elementi che contraddistinguono il suo lavoro: il suo stile performativo, il suo approccio al balletto classico e la sua personale ricerca coreografica. Una performance sperimentale per suoni, testi e situazioni sceniche che mirano ad una intenzionale spontaneità seppur guidata da un preciso schema superiore.

Nato durante il lockdown, il titolo BACH OFF! vuole essere una provocazione, con un ‘sottotesto’ irriverente, così almeno mi confessò Jacopo in una delle nostre telefonate mentre eravamo richiusi in casa e gli chiedevo che effetti provocasse la situazione che stavamo vivendo sulla sua creatività.

In BACH OFF! si affronta la questione sul come trasferire il patrimonio classico attualizzandolo al presente senza perderne il suo incomparabile valore. E dato che per lui tutto è una sfida…mi disse: “La sfida sarà quella di mettere insieme due elementi contrapposti; siccome sono un amante del Classico, nel vero senso della parola, l’Arte in cui si dimostra la propria grandezza in opere come quelle di Leonardo Da Vinci, Raffaello; l’idea è prendere Bach e porlo accanto all’arte contemporanea per vedere l’effetto che fa; voglio dare un look contemporaneo e attuale, ma anche popolare. Assisto al fatto che le nuove generazioni si stanno sempre di più allontanando dall’eredità artistica creativa; incontro generazioni che non sanno cosa sia un dipinto di Raffaello o forse addirittura non conoscono un brano di David Bowie, artisti che, nelle varie epoche, hanno segnato la nostra cultura o quelli che hanno segnato i nostri tempi; io mi sento un paladino della lotta alla mediocrità e vorrei provare a rivitalizzare l’interesse in ciò che abbiamo, in ciò che ha valore, non per tornare indietro e crogiolarsi nel passato ma perché, finora, quanto c’è di proposta super-contemporanea è veramente squallida, abbrutente. Ci fosse qualcosa di veramente valido sarei il primo a correr dietro alla novità. Se ciò a cui si va dietro sono ritmi tecno, con rap demenziali del tipo “non pago affitto non pago affitto ah ah ah uh uh uh” allora mi incazzo e dico Bach Off!. In passato, ho corso dietro a tutto quello che c’era di nuovo e contemporaneo fino a che si è tutto fermato. Non c’è più niente a cui correre dietro.” 
…se non, forse, la ricerca di un luogo in cui la qualità della vita e del proprio lavoro artistico sia valutato una priorità, un luogo maturo per riconoscere il suo straordinario lavoro d’artista.


 

INFO

 

Per chi è interessato, sempre mercoledì 6 luglio, dalle ore 11,30 alle ore 13, presso la Sala B del Teatro India, si terrà il laboratorio: Atelier di composizione coreografica con Jacopo Godani & Dancers.

Scarica il modulo di iscrizione qui: https://www.fuoriprogramma.com/2022/05/06/jacopo-godani-dancers/

 

Puoi scaricare il programma del Festival Fuori Programma qui: www.fuoriprogramma.com

L’acquisto dei biglietti si può effettuare su  ciaotickets.com 

Per prenotare gruppi scrivere a: fuoriprogramma.prenotazioni@gmail.com

Angela Testa