Le articolazioni sono una sorta di cerniere che possono essere manipolate da altre parti del corpo come il labirinto di Dedalo dotato di una sola entrata e nessuna uscita, poiché l'unico modo di annullare il labirinto è abbandonarsi alla sua follia e creatività per poi ritrovare nel suo centro uno specchio che svela noi stessi.
Una danza spezzata che vuole raccontare la tragedia e innovazione costante del Corpo, una danza che non aspetta il tempo che scorre, ma che lo plasma a suo compiacimento velocizzando e rallentando le ore, caratterizzata da movimenti più rigidi e geometrici, incorporando contorsioni degli arti e controllo delle braccia creando con il corpo forme geometriche mosse intorno al suo asse progressivamente per mostrarne la sua destrezza, bellezza, distorsione e memoria. Una danza basata sulla rapida contrazione e successivo rilassamento dei muscoli, che causa una sorta di scatto nel corpo del danzatore creando un effetto surrealistico quando accosta il ballerino umano ai movimenti innaturali che vengono eseguiti.
Il seminario Il Labirinto di Dedalo si terrà a Ravenna il 16 e il 17 ottobre presso Il Centro Studi La Torre e verrà condotto da Diego Tortelli, coreografo residente presso la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e coreografo associato per il festival MILANoLTRE e il centro di produzione Tanzburo Munchen.
Infoline: 0544 34124
Sito web: n.d.
Email: danza@idadance.com