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Fabbricaeuropa XXIX edizone

Festival/Eventi
Luogo
Fabbrica Europa
Firenze (FI)
Quando
Dal 02/09/2022 al 25/09/2022
Genere
Multidisciplinare

Fabbricaeuropa XXIX edizone –

In questa XXIX edizione: 22 giorni di spettacolo, 12 spazi, 27 eventi, 8 produzioni, 11 proposte internazionali, 120 artisti, 24 paesi, 3 progetti di cooperazione e co-creazione internazionale in un intreccio di culture e di linguaggi, di tradizioni e di sperimentazioni.
Il Festival, che si svolgerà dal 2 al 25 settembre in vari luohi di Firenze, si apre per la danza con Gone here (yet) to come di Heine Avdal & Yukiko Shinozaki del collettivo internazionale Fieldworks, un’indagine sulla matericità del buio e sul suo rapporto con lo spazio. Lo spettacolo è una rivelazione di Ice Hot, la piattaforma della danza scandinava che si è svolta a Helsinki (2 e 3 settembre, Teatro Studio). From interstellar to calore di Sabrina Mazzuoli attraverso parole chiave come micro, macro, meditazione, interstellare, umano, memoria, natura, geometria, esplora la dicotomia ma anche la connessione tra intimo e universale, neutrale e affettivo, in una danza che esprime come ci sia un calore che a volte pervade tutti (3 settembre, Parco di Villa Dmidoff e 9 settembre Giardino delle Rose). Il 4 settembre al PARC le cartografie di Echoes di Cristina Kristal Rizzo dialogano con il luogo che le ospita grazie all’abilità dei corpi di entrare in contatto con l’anatomia delle forme e la bellezza della misura. Cinque corpi danzanti disegnano e ricompongono una partitura di movimenti in cui la singolarità fuoriesce in intensità e la pluralità di un’espressione corale si appoggia sui melanconici rallenti della star R&B Frank Ocean. Una ripresa in live streaming attivata dal vivo dai danzatori, fornisce un punto di vista interno che avvicina lo sguardo al dettaglio, rivelando la potenziale capacità del digitale di depositare particelle affettive. Linguaggi contemporanei e antichi si intrecciano nel lavoro di Giuseppe Muscarello che, con I PUPI - Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, affronta una delle più ricche tradizioni della sua Sicilia. Nel processo coreografico accade una trasformazione all’inverso, non il pupo che si umanizza ma l’umano che entra nella forma del pupo. Il tutto calato nella dimensione narrativa dell’Orlando Furioso (4 settembre, Cantiere Florida). Di Muscarello è anche Il Furioso. Orlando s’aggira nella foresta inseguendo qualcosa che non sapeva di cercare: più scopre, più si perde. Al termine della performance, un incontro con l’autore percorre le tappe del processo creativo che ha portato alla costruzione del progetto Le costellazioni del pupo. Contestualmente, vengono proiettate le immagini dell’artista Chiara Colasanti create osservando il lavoro del coreografo (5 settembre, PARC). Sempre il 5 settembre ma al Teatro Studio appuntamento con Groove, progetto della performer francese di origini malgasce Soa Ratsifandrihana. Doppio appuntamento con lo spagnolo Igor Urzelai e il sardo Moreno Solinas il 6 settembre al Cantiere Florida con Idiot-Syncrasy pezzo divertente ed energico pieno di variazioni inaspettate, un’asserzione politica sull’attivismo e sulla perseveranza, una tenera esplorazione dell’identità maschile e delle relazioni. Il 10 settembre Igor x Moreno e Collettivo Mine presentano invece Beat Forward, lavoro in forma di studio, nel quale si interrogano su cosa significhi far parte di una generazione cresciuta con un senso di opportunità infinite, partendo dai limiti personali e dalle aree di incompetenza come stimoli creativi e indagando la possibilità di attraversarli con gioia, spudoratezza, intraprendenza. Dalla Francia proviene la Compagnia Futur Immoral dei coreografi Paola Stella Minni e Kostantinos Rizos. Partendo dalla figura mitologica dell’indovino reso cieco dalla collera di Era ma ricompensato da Zeus con il dono della divinazione, Kill Tiresias indaga la cultura capitalista dell'immagine e mette in discussione, attraverso l’invenzione performativa, la visione e la previsione, il presente e il futuro. (7 settembre, Teatro Studio) L’8 settembre l’appuntamento è con Bayadère - Il Regno delle Ombre creazione di Michele Di Stefano per i giovani talenti del Nuovo Balletto di Toscana, questa rilettura contemporanea di un’opera della tradizione classica. La coreografa e performer Olimpia Fortuni e la sound artist Katatonic Silentio presentano X. Una performance in continua trasformazione grazie al margine di non-definizione: le due artiste si esprimono nel giusto contrappeso tra spirito e materia per manifestare un’energia che armonizza (9 settembre, Chiostro Accademia belle arti). Sempre il 9 settembre al Cantiere Florida va invece in scena Party Girl di Francesco Marilungo riflessione sul processo di oggettivazione del corpo femminile e sulle dinamiche di potere spesso associate al mercato del sesso. Doppio appuntamento il 10 e 11 settembre con If there is no sun nato dalla collaborazione tra la coreografa Irene Russolillo, il video artist Luca Brinchi e la musicista e performer italo-liberiana Karima DueG insieme ai danzatori Antoine Danfa, Mapate Sakho (Senegal) e Ilyes Triki (Tunisia). Il lavoro si è sviluppato, dopo una serie di residenze tra Senegal e Italia, nell’ambito del progetto CRISOL-creative processes. CLOUD extended di Giovanfrancesco Giannini, in scena il 13 e 14 settembre al parc, è una riflessione sulla politica delle immagini e sulla rappresentazione mediatica dei corpi, organizzata attorno ai concetti di durata e ripetizione: la performance, che si svolge su un arco temporale espanso, è composta da ripetizioni di circa trenta minuti ciascuna; il pubblico può entrare e uscire tra l’una e l’altra. Il contenuto è il medesimo, ma il corpo e lo spirito del performer non saranno mai gli stessi. Dal fortunato incontro avvenuto con Perpendicolare prende vita L’universo nella testa, una nuova creazione selezionata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha debuttato in primavera in Francia che sviluppa ulteriormente l’indagine tra linguaggi performativi avviata dal coreografo Daniele Ninarello, dalla cantautrice Cristina Donà, dal compositore Saverio Lanza. (15 settembre, Cantiere Florida). Suoni In Uno Spazio Abbandonato III è un lavoro creato per due danzatori, installazione pittorica e composizione elettroacustica spazializzata. I diversi elementi - il suono del compositore Timoteo Carbone, la danza di Emma Zani e Roberto Doveri, l’opera pittorica Federico Zurani - sviluppano forme e relazioni all’interno di una composizione/architettura comune, transitando uno nell’altro attraverso strutture del non-finito (14,15,16 settembre PARC). Una voce che echeggia potente è quella cui si ispira Greta on the beach della coreografa Francesca Foscarini con il drammaturgo Cosimo Lopalco. Ogni tempo ha la sua voce che ne esprime urgenze, angosce, orrore, bellezza, contraddizioni. Il nostro tempo ha quella di Greta Thunberg, una voce chiara, forte, che erompe nelle nostre coscienze. È una voce che se annuncia la catastrofe, risuona tuttavia come desiderio di redenzione nel timbro incorrotto e incorruttibile, nella sensibilità che non conosce il compromesso, nel coraggio di chi ama il coraggio e i suoi orizzonti. (17,18/ settembre, Cantiere Florida). The Very Last Northern White assolo, creato da Gastón Core per il performer ivoriano Oulouy, ispirato all’osservazione degli ultimi due esemplari femmina di rinoceronte bianco. Spettacolo rivelazione di Aerowaves, piattaforma della danza europea (18 settembre, Teatro Studio). Where di Giulio De Leo / Menhir è un progetto di ricerca con l’obiettivo di scavare nella carne, nelle memorie, nel sapere, per lasciare emergere ciò che, al di là dei desideri, influenza il subconscio, la creatività, lo stare insieme. Raccogliere i cocci dell’umanità per rimetterli insieme, senza nascondere le suture, ma colandovi oro per evidenziarle e creare pezzi unici (20 settembre, Cantiere Florida). In Panimundu di Pietro Pireddu spazialità, sensazioni, energie si modulano attraverso ripetizioni che divengono possibili con l’emergere di uno scarto rispetto all’attimo appena esauritosi. Scarto che segna una svolta nelle relazioni tra le performer e con il pubblico (20,21 settembre, PARC). Un discreto protagonista di Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi è il racconto di un istante. In scena, insieme a Damiano Bigi, il danzatore polacco Lukasz Przytarski (21 settembre, Teatro Studio). Ultimo appuntamento della sezione danza con Wanna play? progetto aperto alla partecipazione libera di danzatori, performer, musicisti, pronti al confronto con l’improvvisazione, in dialogo con il suono estemporaneo di Francesco Giomi. (24 e 25 settembre PARC). 



Contatti

Infoline: 055 351599 / 055 2638480

Sito web: www.fabbricaeuropa.net



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