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Buon compleanno DanzaSì

By Danzasì
Quando
03/03/2021
Genere
By Danzasì
Trent’anni. Questo l’importante e, per certi versi, inaspettato traguardo che questo mese DanzaSì festeggia. Trent’anni da quel marzo 1991 in cui usciva il primo numero di DanzaSì, la prima rivista in Italia ad uso e consumo dei professionisti della danza. Trent’anni da quando mio padre Raffaello Luciani decise di utilizzare la sua professione, quella di editore, per occuparsi della sua grande passione: la danza. Un’idea avventata, che aveva i giorni contati, o almeno questo è quello che qualcuno ci disse i primi tempi, ma alla fin fine un’idea azzeccata e condivisa come hanno dimostrato in tutti questi anni i nostri sostenitori.
Un’eredità che ho raccolto nel 2002 e nella quale continuo a credere nonostante la sopravvivenza di una rivista cartacea di danza negli anni di internet sia quasi una missione impossibile. Del resto quante riviste sono scomparse in questi anni?
Un traguardo che abbiamo raggiunto grazie a quelle persone che hanno creduto e continuano a credere nella nostra mission e che, da più o meno tempo, si impegnano affinché DanzaSì continui nella sua opera.
Innanzi tutto Monica Ratti l’anima di tutte le manifestazioni firmate DanzaSì, in primis ovviamente il Concorso che dal 1996 ci ha permesso di entrare in contatto diretto con centinaia di scuole in tutta Italia. Una persona brillante, dalla mente geniale, sempre al passo con i tempi ma soprattutto una delle mie amiche di più vecchia data con la quale ho condiviso la maggior parte della mia vita.
E poi Massimo Zannola una relativa “new entry” che si è rivelato non solo un collaboratore prezioso e capace ma anche una persona splendida, con un humor pazzesco e con il quale lavorare è l’attività più divertente del mondo. E ovviamente Vito Cutro il Direttore responsabile della nostra rivista un professionista dall’aria seria, quasi burbera, ma che sa stupirti con la sua umanità e con un repertorio infinito di barzellette.
E non ultimo mio fratello Luca il nostro tipografo quello che ci mette in riga con la scadenza del giornale, che ci rincorre per gli articoli e le foto, sempre “sul pezzo” e pronto ad aiutarci in ogni nostra nuova iniziativa.
E poi non posso non menzionare Fabiola Pasqualitto, Annalisa Argelli, Michela Micheli, Antonello Argiolas e Daria Chiappe che ogni mese concorrono a rendere il nostro giornale uno strumento di informazione e divulgazione di qualità mettendo a disposizione di tutti la loro conoscenza e la loro professionalità, come tutti quei collaboratori, e sono stati tantissimi, che negli anni hanno dato il loro contributo alla nostra crescita.
E ovviamente ci siete voi, i nostri lettori, coloro che permettono a DanzaSì di sopravvivere perché, per chi non lo sapesse, in questi trent’anni non abbiamo mai ricevuto un euro di finanziamento o sovvenzione di nessun genere. Quello che ci fa andare avanti sono i vostri abbonamenti e le inserzioni pubblicitarie.
È la vostra stima che ci ha sempre spronato in questi anni a non mollare ed anzi ad essere sempre al passo con i tempi: dal cambio della veste grafica, a quella dei contenuti, dalle nuove iniziative rivolte alle scuole, a quelle dedicate ai professionisti.
Anche in questo ultimo anno, difficilissimo per tutti noi, DanzaSì è sempre stata presente.
Il giornale è uscito tutti i mesi, anche durante il lock down, e abbiamo messo in pista una serie di iniziative sfruttando le potenzialità del web.
Tra queste It’s my dance il talent creato sempre dalla nostra vulcanica Monica Ratti che ci ha permesso di creare un appuntamento di grande qualità che in molti ci hanno chiesto di replicare. Anche per il futuro, nonostante le tante incertezze, stiamo lavorando a tanti progetti, alcuni assolutamente nuovi, perché l’importante è non arrendersi mai. Ecco quindi che stiamo già mettendo in pista l’edizione 2021 di Humus, il camp estivo che ormai da anni si svolge all’Eurocamp di Cesenatico, mentre il 22 marzo a Bologna si svolgerà la prima edizione del nuovissimo Premio DanzaSì dedicato agli italiani che si sono distinti all’estero e di cui potrete avere maggiori dettagli in questo stesso numero del giornale. E poi le iniziative attualmente in corso come “Narrare la danza” il corso di storia della danza in 10 appuntamenti condotto su zoom dalla nostra storica collaboratrice Fabiola Pasqualitto e per finire il nuovo volume disponibile tra pochi giorni “Passi di memoria. Storie di prime rappresentazioni” un volume di oltre 200 pagine che analizza la storia della danza attraverso 37 prime rappresentazioni.
Speriamo che il futuro ci riservi ancora tante possibilità, tanti nuovi progetti da portare avanti supportati sempre dalla vostra stima perché non si finisce mai di crescere ma non si cresce mai da soli.
Luana Luciani