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La danza della nuova stagione del Teatro Massimo di Palermo

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17/07/2024
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Eros e Thanatos, motore creativo di gran parte del repertorio lirico, è anche quest’anno il tema che caratterizza il programma della stagione 2024-2025 del Teatro Massimo di Palermo. 

Il primo balletto della stagione sarà, dal 14 dicembre 2024Lo schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij. La coreografia del direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau e di Vincenzo Veneruso, già accolta da entusiastico successo, ritornerà, con la sua ambientazione tra i dolci della pasticceria siciliana, con le scene di Renzo Milan, i costumi di Cécile Flamand e le luci di Maureen Sizun Vom Dorp per l’allestimento della Fondazione. Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Massimo, a dirigere la direttrice Mojca Lavrenčič.

Dal 15 febbraio 2025 sarà invece in scena un dittico di balletti, Rossini Cards - Le sacre du printemps con il Corpo di ballo del Teatro diretto da Jean-Sébastien Colau e l’Orchestra diretta da Mikhail Sinkevich. La prima coreografia, Rossini Cards, è di Mauro Bigonzetti e si basa sulle musiche di Rossini per quella che il coreografo definisce come “una creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, non una storia ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe”. L’allestimento del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor ha scene e luci di Carlo Cerri e costumi di Anna Biagiotti. Nella seconda parte invece il più scandaloso e rivoluzionario tra i balletti di Igor StravinskyLe sacre du printemps, è presentato nella coreografia di Edward Clug, nell’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma con le scene di Marko Japelj e i costumi di Leo Kulaš. Con un dichiarato tributo a Nijnskij e a Stravinskij, Edward Clug si rifà alla versione audace di Diaghilev con la rappresentazione del culto sacrificale di una fanciulla scelta per ballare fino alla morte per propiziare gli dei pagani della primavera. Elemento determinante e spettacolare della coreografia è l'acqua, simbolo di purificazione e di ritorno alla vita, che irrompe all'improvviso dall'alto fino a formare un lago dove i danzatori scivolano, saltano, corrono in un crescendo di grande impatto visivo.

Ritorna in scena il 6 maggio 2025 il balletto Anna su coreografia di Vincenzo Veneruso e le musiche del compositore Paolo Buonvino, che dirigerà anche l’Orchestra del Teatro Massimo. Il balletto, creato appositamente per il Corpo di ballo della Fondazione, narra la vicenda di una donna che si ritrova invischiata in una storia d’amore distruttiva con un tossicodipendente. Una storia che espone crudamente i danni causati dalle relazioni tossiche e che, proprio per l’alta valenza educativa, viene proposto anche in matinée per le scuole.

E una relazione distruttiva è anche nel cuore di Giselle di Adolphe-Charles Adam, il classico “balletto bianco” ottocentesco che viene riproposto dal Corpo di ballo del Teatro Massimo diretto da Jean-Sébastien Colau con la coreografia classica di Jean Coralli e Jules Perrot, in un nuovo allestimento del Teatro Massimo con le scene di Francesco Zito. In un paesaggio bucolico, la giovane Giselle muore d'amore e si trasforma in uno spirito che vive nella foresta. Accolta dalle Willi, entra in un mondo etereo dove la danza è il linguaggio dell'anima. Il suo giovane amore, Albrecht, sconvolto, insegue il suo fantasma rischiando la vita. Le ballerine, con la loro presenza aerea, lo sfidano proprio come fanno con la gravità. Il set avvolto nella nebbia rivela visioni spettrali esaltate dall’ammaliante colonna sonora di Adolphe Adam. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo vi sarà il maestro israeliano Nir Kabaretti.