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Cinque danze per il futuro

Spettacoli
Luogo
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Via Ostuni, 8
Roma (RM)
Quando
Dal 04/11/2021 al 05/11/2021
Orario
21.00
Compagnia
di Davide Valrosso/Nina
Genere
Moderno/Contemporaneo

Cinque danze per il futuro –

Il 4 e 5 Novembre il coreografo Davide Valrosso presenta al Teatro Biblioteca Quarticciolo Cinque danze per il futuro nell'ambito di Romaeuropa Festival. Il progetto, ospitato al Teatro Biblioteca Quarticciolo a giugno nella sua fase creativa all'interno di Fuori Programma Festival diretto da Valentina Marini, trova ora una sua forma compiuta in un organismo scenico tra danza e concerto.

In Cinque danze per il futuro Davide Valrosso costruisce cinque quadri, cinque proposte coreografiche per il futuro. In ogni quadro un danzatore (lo stesso Davide Valrosso) e un musicista agiscono dal vivo, attraversando altri tempi a venire e combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni. Le presenze sulla scena intessono un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei performer, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro.

Nel suo percorso coreografico, Davide Valrosso lavora sull’ascolto continuo del presente, concentrando la sua ricerca sull’origine della trasformazione nel gesto e la scoperta delle energie invisibili che guidano il movimento. Mescolando metodo, percezione e istinto, la pratica artistica alla base della sua indagine trova nella verità dell’esserci la tensione necessaria del corpo. L’incontro fra corpi, la collaborazione con altri artisti, la commistione di linguaggi e suggestioni sono tutti elementi che permettono alle sue opere coreografiche di rendere visibile l’invisibile, cogliere le energie sottili che le attraversano e le relazioni che ne scaturiscono. Movimento, gesto, azione, danza, musica, poesia, letteratura, filosofia, arti visive, pratiche somatiche e di meditazione, rapporto con gli elementi scenici, spazio e studio della luce vengono costantemente messi alla prova per poterne riscattare la sostanza.
 



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