U(r)topias è il nuovo spettacolo di Patricia Apergi con in scena sette danzatori, immaginato nel 2021 in occasione dei 200 anni della rivoluzione greca, per riflettere sul concetto di utopia contemporanea.
L’utopia è tradizionalmente descritta come una comunità o società che possiede condizioni di vita desiderabili, quasi perfette, per i suoi cittadini. La parola deriva originariamente dal greco, οὐ (non) e τόπος (luogo), e significa appunto “non-luogo”. Patricia Apergi vuole ridefinire tale spazio e renderlo possibile, esistente. L’artista punta a reinventare il concetto di utopia nell’oggi, partendo dagli archivi e dalla memoria, dunque dalla conoscenza del passato. L'utopia diventa quindi “Ur-topia”: il prefisso “ur” – che significa antico, primitivo, prototipo – simboleggia il percorso per la definizione di una nuova utopia odierna, reinventata attraverso il passato come oggetto per il domani.
Questo concetto è connesso con l’idea coreografica di caduta, quella che Patricia Apergi ama definire utopia della caduta. La sua ricerca si basa sul momento in cui una persona perde il controllo a causa di un crollo. Il finale è prevedibile per gravità. Ma cosa accadrebbe se cercassimo di cambiare? Se affrontassimo questo movimento in modo non logico? È un modo per suggerire una nuova rivoluzione, una nuova resistenza o un nuovo modo di cadere/fallire… che potrebbe simboleggiare una forma di vittoria.
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