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Dots - La nuova creazione di Ricky Bonavita

Critica Spettacoli
Quando
non specificata
Genere
Moderno/Contemporaneo
Monica Ratti



Ci sono persone che hanno un garbo, un’eleganza, una sensibilità umana e artistica che si respira e si percepisce in ogni aspetto della loro vita.

Ricky Bonavita è una di queste persone: il suo sorriso, la sua pacatezza, la sua professionalità quale docente, direttore di festival, coreografo e danzatore si legge in scena in quella cura per il dettaglio, nelle scelte dei professionisti che lo accompagnano (musicisti e danzatori) e, soprattutto, nel mettere la danza al centro del suo concept.

Sul palcoscenico del Teatro Vascello lo scorso gennaio la Compagnia Excursus/Pindoc in collaborazione con il formidabile gruppo musicale Lemancellos, hanno presentato, per la prima volta a Roma, DOTS, un lavoro che parla di relazioni, punti di vista, emozioni. Semplici spunti per la creazione di una partitura coreografica avvolgente, dinamica, perfettamente eseguita dai cinque danzatori che, in una miscellanea di solida tecnica ma intensa caratura interpretativa, hanno trasportato il pubblico, grazie anche a una partitura musicale potente e originale, in una percezione onirica di atmosfere rarefatte, a cui il coreografo si ispira da sempre nei suoi lavori, ma anche in un mondo di relazioni umane carnali, in cui la passione si trasforma in ironia, complicità, amicizia. Un tratteggio fluttuante del divenire umano, l’essere umano quale parte di un universo col quale partecipa costantemente alla formazione di nuovi modelli di relazione, contribuendo a costruire modelli ritmici. La vita quale costante ritmo, un processo intersoggettivo di trascendenza con il possibile.

E così la danza, come la musica, nella sua molteplice e multiforme potenzialità, dipana, intreccia, racconta di sensazioni, stilla suggestioni che ognuno di noi può leggere a suo piacimento ed essere egli stesso coprotagonista di un racconto emozionale.

La peculiarità di DOTS è la partitura musicale originale, realizzata da Francesco Bartoletti con gli arrangiamenti di Giacomo Grandi, due straordinari violoncellisti che, insieme al percussionista eco-sostenibile Sylvain Fournier, hanno deciso di lasciare spazio anche all’improvvisazione, per mantenere quel “coté” sperimentale utile a rendere ogni spettacolo unico. Sul palco Valerio De Vita (storico e straordinario danzatore della compagnia) e Andrea Di Matteo trasmettono con la loro prestanza fisica e atleticità forza, potenza e determinazione, mentre Francesca Schipani e Claudia Pompili, con le loro figuri esili e le linee allungate, un senso di infinito, impalpabilità, e dolcezza al tempo stesso; dopo un primo impatto però, i ruoli si scambiano e la percezione di forza e potenza, impalpabilità e dolcezza permea tutti gli interpreti. Nel gioco della vita, l’esperienza, la pacatezza che è data dalla forza, può essere letta attraverso ciò che si intuisce da una interpretazione proprio della figura di Ricky Bonavita, che in qualche modo porta in scena se stesso e il suo vissuto, ovvero quel garbo, quell’eleganza, ma anche determinazione, di cui è portatore sano 

DOTS è la più recente creazione coreografica di Ricky Bonavita. Lo spettacolo, prodotto da Pindoc, ha debuttato in prima assoluta a Ginevra (Svizzera) presso la Salle Communale Jean-Jacques Gautier, grazie al contributo del MIC e della Regione Sicilia, e sarà prossimamente in tournée in Italia.




ph: Monica Irma Ricci

#monicaratti #criticaspettacoli #danzasi

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